La salute mentale è un tema di fondamentale importanza, sempre più al centro dell’attenzione globale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su quattro nel mondo sarà colpita da disturbi mentali ad un certo punto della sua vita. In Italia, si stima che circa il 17% della popolazione soffra di problemi legati alla salute mentale, con una crescita preoccupante tra i giovani. E’ interessante il fatto che negli ultimi cinque anni siano nate numerose app e piattaforme digitali dedicate al miglioramento del benessere mentale: un chiaro segnale dell’aumento della consapevolezza e della necessità di strumenti di supporto in questo ambito.
Il paradosso é che anche le tecnologie potrebbero contribuire ad un peggioramento della salute mentale.
Infatti, uno dei principali fattori che sembra deteriorare la salute mentale, soprattutto tra i giovani, è l’isolamento sociale. Questo fenomeno ha raggiunto il suo apice durante la pandemia di COVID-19, quando le restrizioni e il distanziamento sociale hanno limitato le interazioni umane. La natura sociale dell’essere umano fa sì che la propria identità si sviluppi in relazione agli altri e non esclusivamente in relazione a se stessi.
Proprio negli ultimi mesi, c’è stato un crescente dibattito sul ruolo dei social media, spesso visti come strumenti che possono allontanare le persone dalla vera socialità, contribuendo così al peggioramento della salute mentale.
I CEO delle più grandi big Company Social del mondo si sono trovati a dover rispondere delle responsabilità che le loro organizzazioni hanno avuto riguardo ai disagi mentali di ragazzi minorenni che in alcune casisistiche sono sfociati in vere e proprie tragedie.
Stiamo entrando in una nuova era nel rapporto con le tecnologie, caratterizzata da una crescente richiesta di interazioni meno intrusive. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per le aziende di servizi e prodotti digitali, che possono posizionarsi come guide in una prospettiva etica nell’uso della tecnologia. Sempre più persone sono desiderose di riequilibrare il loro rapporto con la tecnologia e di influire positivamente sul loro stato mentale. In risposta a questo, il 35% della popolazione globale decide di trascorrere parte del proprio tempo libero nella natura per mantenere la propria salute.
Questa tendenza ha trovato nuovo slancio durante la pandemia di COVID-19 ed è sostenuta da continue ricerche che evidenziano quanto i benefici mentali derivino dal contatto con la natura.
Largamente ignorata fino ai primi anni 2000, la meraviglia è ora riconosciuta come un tema all’avanguardia, con crescenti evidenze scientifiche che ne dimostrano i benefici. Questa sensazione può rendere le persone più gentili, calmare la critica interiore, aiutare ad uscire dai propri pensieri, scoprire il proprio posto nel mondo e migliorare la resilienza emotiva. Un sondaggio ha rilevato che il 62% delle persone crede che una gamma completa di emozioni sia necessaria per un forte benessere mentale. Ricercare intenzionalmente la meraviglia potrebbe quindi condurre le persone in un viaggio olistico verso uno spazio mentale più sano.
La salute mentale è un tema ricorrente e dovrebbe essere una priorità per tutti gli attori dell’ecosistema se desideriamo un mondo più sano. Allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per le aziende di guidare un cambiamento verso un mondo più etico. È cruciale che la società e le imprese collaborino per promuovere il benessere mentale, creando un ambiente che supporti la crescita emotiva e personale di ogni individuo.